Il controllo di gestione ha la funzione di orientare il lavoro verso il conseguimento di obiettivi programmati e permette di correggere in tempo le differenze tra obiettivi pianificati e conseguiti.
Si articola in più fasi: un insieme di attività volte alla pianificazione, un insieme di strumenti necessari all’elaborazione dei dati ed un sistema informativo in grado di raccogliere e fornire, in modo organizzato e selettivo, i risultati.
Avremo quindi tre momenti di controllo: antecedente, concomitante e successivo.
Nella pianificazione o controllo a priori rientrano la Contabilità e soprattutto il Budget, la fase concomitante è quella in cui si raccolgono i dati in corso di erogazione delle prestazioni, quella successiva è quella della consuntivazione, che deve porre le basi per il budget successivo.
Questi fondamentali momenti acquistano più significato nel contesto dello Studio Professionale in cui l’immaterialità del servizio, la sua intangibilità, ne rende difficile la quantificazione, e la mancanza di standardizzazione del servizio stesso aggiunge ulteriori problemi nell’analisi.
Oggetto del controllo di gestione in uno Studio Professionale sono:
– il tempo, che rappresenta il vero bene in vendita nella Professione;
– il cliente e le commesse, che vanno considerati come il risultato finale in quanto il successo dello Studio Professionale si basa sulla soddisfazione del cliente;
– le attività, cioè le tipologie di prestazioni svolte all’interno dello Studio;
– la qualità, intesa come una serie di indicatori di soddisfazione del cliente (numero di clienti persi, durata media del servizio erogato, tempo di attesa per ogni richiesta, numero di errori, affidabilità, sicurezza).
L’analisi inizia dividendo l’attività dello Studio in diverse Aree Strategiche d’Affari (ASA), ossia distinguendo le diverse attività offerte al cliente sulla base della loro tipologia. Bisogna poi definire le tipologie di prestazioni offerte (tipologie di commesse) nelle ASA e le attività che possono essere coinvolte in ogni tipologia diversa.
Una volta definito il costo orario di un membro dello Studio, inteso come composizione di costi fissi e variabili, e la tariffa oraria da praticare al cliente (nella fase di budgeting), possiamo monitorare i costi a budget e quelli effettivamente sostenuti con la cadenza desiderata (mensile, trimestrale, ecc.). Alla fine del periodo con i dati reali raccolti sarà possibile ottenere dal nostro modello una valutazione di marginalità a livello di commessa, di professionista e dello Studio nel suo complesso, che è uno dei risultati del controllo di gestione.
Questi concetti, qui esposti in estrema sintesi e senza pretesa di completezza, di cui nella propria progettazione e filosofia ClerkWIN tiene ben conto, sono frutto degli insegnamenti della Prof. Chiara Mio, Dipartimento di Management, Università Ca’ Foscari di Venezia, e sono oggetto di illuminanti corsi e seminari tenuti da eminenti esperti del settore quali il Dott. Michele D’Agnolo e la Dott.ssa Barbara Borgato ed i loro collaboratori di Intuitus Network.
Perché non solo ClerkWIN è stato concepito per incorporare questa filosofia fin dall’origine, ma ha anche alcuni decenni di rodaggio alle spalle che lo rendono particolarmente completo e affidabile e soprattutto è stato pensato come un prodotto semplice ed immediato da usare, ideale per uno Studio medio-piccolo ma utilizzato anche da realtà con più di 60 tra professionisti e dipendenti.
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Udine – Italy